Salvo sorprese

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È tempo di pronostici e valutazioni. Arrivano i playoff e i playout di Lega Nazionale A. Se ne sentono e leggono di ogni sorta. La tendenza generale è sempre più quella di enfatizzare, a livello mediatico, per creare notizie e attese gratuite.

A tutti gli effetti, però, sono tre semplici concetti a fare la differenza in un senso o nell’altro nella fase cruciale della stagione: un portiere forte tecnicamente ma soprattutto mentalmente, una squadra organizzata e solida fisicamente, e un paio di tiratori scelti (sniper). Per quanto riguarda invece l’allenatore, se non sei l’Arno Del Curto o il Kevin Schläpfer di turno (per tacer di Chris McSorley), la figura è totalmente secondaria. Lo raccontata il compianto Peter Jaks, quando parlava del titolo vinto dagli Zsc Lions nel 2000: “Ma quale coach, che in panchina ci fosse o non ci fosse stato Kent Ruhnke, il titolo lo avremmo vinto lo stesso perché facevamo andare le cose con la forza del gruppo e delle nostre gerarchie interne”.

Non a caso quei Lions rimangono l’ultima squadra ad aver vinto due titoli di fila.

La stessa cosa si può dire del Berna della scorsa stagione, che l’impresa di vincere i playoff da ottavo classificato della stagione regolare non l’ha certo compiuta grazie a Lars Leuenberger. Ciò non toglie che il Berna di quest’anno potrebbe infine essere il club in grado concedere il bis. Ha il portiere più performante (Genoni), i miglior marcatore (Arcobello) ed è in grado di dominare fisicamente.

Il maggior antagonista potrebbe rivelarsi lo Zugo, per gli stessi motivi. I Lions sono, al solito, molto estetici, tecnicamente impeccabili, ma poco fisici. La sorpresa potrebbe essere il Losanna, le mine vaganti Davos e Ginevra. Il Lugano rimane un’incognita tra scarso rendimento degli stranieri e quasi totale dipendenza dal portiere.

Nei playout non ci saranno storie: Ambrì e Friborgo non potranno evitare lo spareggio dopo sei inutili turni. Il Friborgo ha migliori attaccanti (Sprunger e Cervenka), un allenatore scafato (Huras) e un consulente prestigioso (Slava Bykov). L’Ambrì dispone di un portiere migliore, ma al momento piuttosto confuso dal mercato. L’Ambrì non ha veri sniper, è suadra tutt’altro che solida e ha un coach depresso da una stagione di sconfitte in KHL proseguita da noi. Se non eviterà la sfida con i campioni di B, l’HCAP rischia fortemente la retrocessione.

Ogni sorpresa, sotto qualsiasi forma, manterrà allegri.

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