La missione salvezza comincia ora

Buon per l’Ambrì che la salvezza, anche se un po’ tirata a causa delle scarse doti offensive della squadra, è arrivata in fretta nello spareggio con i campioni di B. Adesso non c’è troppo per soffermarsi a festeggiare e occorre cominciare a ricostruire con realismo. È finito il tempo dei voli pindarici delle assurde promesse da playoff. Un passo alla volta e su sentieri preparati e conosciuti.

Paolo Duca sarà il nuovo direttore sportivo e a lui toccherà scegliere il nuovo staff tecnico. Gordie Dwyer potrebbe essere una soluzione. Non tanto perchè il canadese ha portato l’Ambrì alla salvezza, ma perché ha avuto il coraggio di guardarsi intorno e di puntare anche sui giovani, cosa che in Leventina da un pezzo non era cosa abituale. E questo è un lavoro che necessita di continuità. Duca ha avuto modo di conoscere il coach e saprà meglio lui di chiunque altro se è l’uomo adatto e se lo sono anche i suoi assistenti.

Certo è che non si può affrontare un processo di ricostruzione senza un importante impulso alla formazione che, dopo averla quasi ridotta in frantumi, va puntellata e rilanciata. Non basta crogiolarsi sulla bella realtà dei Rockets di Biasca – che fra l’altro hanno contribuito a lanciare anche giocatori da playoff di LNA quali Fazzini e Riva ad esempio, perché non va dimenticato che c’è dietro anche il Lugano -, ma bisogna preparare anche il loro di futuro, I tre anni di non retrocessione assicurata passano in fretta.

Gli Juniores élite saranno affidati a Diego Scandella, che in passato questo tipo di lavoro lo ha già fatto molto bene. Ma anche scendendo le varie categorie servirà maggiore attenzione e cura nel preparare i ragazzi.

In parole povere, è magari ora che dalle parole, appunto, si passi ai fatti concreti. Per poi forse accorgersi che badando al sodo si spenderanno anche meno soldi per mandare avanti una società la cui squadra ammiraglia è costata troppo soprattutto perché negli ultimi anni ha dovuto andare a pescare tra gli scarti altrui offrendo contratti eccessivamente generosi.

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